Santuario di Santa Sofia

La Storia

La chiesa di Santa Sofia, fuori le “mura” della città di Albanella e che nasce come piccola cappella “extra moenia” appunto è stata recentemente, nell’anno del Signore 2009, per decreto del vescovo di Vallo della Lucania mons. Rocco Favale eretta a Santuario Diocesano. Dedicata alla patrona di Albanella il santuario si presenta architettonicamente impostato su tre navate con transetto rialzato, abside e cupola bizantineggiante. Oggetto di molte ristrutturazione, la più importante, quella che probabilmente le diede l’attuale forma fu realizzata, come lascerebbe intuire un atto notarile dell’anno 1800, all’inizio del secolo ottocento appunto, quando a firma del notaio Domenico Anzisi di Albanella attestante il noto “ Miracolo della Manna”, il nome di Santa Sofia “potentissima” cominciò a volare per tutti i paesi vicini rendendosi,per il concorso sempre più numeroso di fedeli, necessario un ampliamento e tanto volò il nome e la fama taumaturgica di Santa Sofia che quando nell’anno 1955 veniva eretto l’attuale campanile che ancora oggi ne dichiara alla valle tutta la sua solennità, la comunità di Sacco nel Cilento non volle fra mancare la sua generosa offerta, recapitata con canti ed inni direttamente alla Santa ad Albanella dopo una religiosa e lunga processione. Sigilla infatti il notaio di questo miracolo che: “si era nel mese di marzo e da molti giorni pioveva continuamente e tutta la misera popolazione era molto preoccupata ed afflitta perché non era possibile coltivare a causa del fango che copriva tutte le cose … allora si decise di ricorrere alla Santa Sofia. Sì fece così una processione …. tuttavia la pioggia non cessò di cadere. Così si decise di fare un’ulteriore processione di vergini bianco vestite che portavano sul capo una corona di spine, ed ecco che, durante la celebrazione della messa, incominciò a sorgere sui gradini dell’altare maggiore e tutto intorno ad essi una sacra manna, e il giorno stesso cessò di piovere” da quel giorno il popolo di Albanella devoto a tanta grazie continua ancora oggi a ricordare 8 ed il 9 marzo di ogni anno quel “Miracolo della Manna” ed onorare e pregare la la sua “potentissima” protettrice!

La chiesa, oggi santuario diocesano dedicato alla fortificazione della famiglia, la troviamo per la prima volta citata in una relazione “ad limina” del 9 giugno del 1687 del vescovo mons. Giovanni Battista della Pace che “a piedi quasi per due miglia per vie aspre, scoscese e rupestri accompagnato dal reverendo cano­nico D. Luca… e da altri suoi domestici” venendo in visita nella Parrocchia di San Matteo Apostolo, così faceva scrivere al canonico che lo accompagnava della allora solo una cappella del santuario di Santa Sofia, : “Il giorno 10/6/1687 l’illustrissimo e reverendis­simo signore continuando la santa visita… dopo pranzo andò… alla chiesa di Santa Sofia che … è rurale, imbiancare le pareti e chiudere la porta con una chiave sicura sotto pena di 6 ducati. Altare pietra sacra, ben ornato….osservare sotto pena di nullità dell’elezioni del procuratore le costituzioni sinodali, necessaria la presenza dell’arciprete, inoltre due procu­ratori, uno laico l’altro ecclesiastico, devono insieme curare l’amministrazione”.

Foto realizzate da Giovanni Sgangarella ®

Orari

• Giorni Feriali (Martedì, Mercoledì e Venerdì) Santa Messa 18:00

• Pre Festiva (Sabato)
Santa Messa 18:00

Domenica e Festivi ore 11:30

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